IL SISMA E’ UN FENOMENO ALEATORIO!
Non esiste una cartina su cui si legge dove e quando si verificheranno i prossimi terremoti: esistono delle carte dove si sono verificati i terremoti, diciamo, negli ultimi 1000 anni, e delle proiezioni statistiche basate su dati storici a nostra disposizione.In base a questi dati sappiamo in quali zone si possono verificare eventi sismici ad alta, media, bassa intensità.Non quando, purtroppo..
1) L’ATTUALE LEGISLAZIONE NAZIONALE IN MATERIA DI COSTRUZIONI ANTISMICHE, IN VIGORE RISALE AL 2008 (D.M 14/01/2008) INSIEME ALLA CIRCOLARE ESPLICATIVA DEL 2/02/2009).
2) LA PROGETTAZIONE ANTISISMICA HA COME PUNTO DI RIFERIMENTO LE NORME COSTRUTTIVE E DI CALCOLO DETTATE DALLA LEGGE.
Questo vuol dire che, volendo progettare e realizzare una costruzione a destinazione qualsiasi (dall’abitazione al capannone industriale) debbo seguire puntualmente i dettami della Legge che sopra ho citato. Presento il progetto al Genio Civile della mia provincia che, dopo avere esaminato la documentazione, rilascia l’Autorizzazione a costruire (ai sensi della L64/74 e 1086/ 74 per costruzioni in cemento armato) e successivamente, dopo aver verificato l’idoneità dei materiali e la rispondenza al progetto attestata anche da un collaudo, rilascia la conformità strutturale. Tale conformità costituisce condizione indispensabile per il rilascio dell’Agibilità dei locali.
3) LE MAPPE DI VULNERABILITA’ SISMICA.
Sono quelle carte specificate al punto 1) che rappresentano punto di riferimento per quanto riguarda la Legislazione e la conforme progettazione. L’Italia è stata divisa in microzone (i comuni) stabilendo per ciascuno di questi un grado di pericolosità: piu’ elevato è il grado di pericolosità, piu’ elevato è il grado di sicurezza da tenere presente nella progettazione e costruzione dello opere ricadenti all’interno di queste zone.
Riporto la mappa relativamente a: CLASSIFICAZIONE SISMICA DEL 2006 (già tracciata con Ordinanza PCM n°3274 del 20/03/2003) così come recepita dalle regioni.
Sono individuate le seguenti zone:
zona 1 (rossa) - rischio alto
zona 2 (arancione) - rischio medio
zona 3s (giallo e righe arancione) - zona speciale a rischio
zona 3 (giallo) - zona a rischio basso
zona 4 (grigio) zona a rischio molto basso
Le Norme Tecniche del 2008 (in vigore dal 2009, dopo il terremoto dell'Aquila) fanno riferimento anche a quast'altra mappa che è stata tracciata con riferimento all 'accelerazione al suolo. Tale parametro è tanto piu' elevato quanto più intenso è l'evento sisimico atteso nella zona. La mappatura della pericolosità non cambia.I vari valori dell'accelerazione indicati sono utlizzati nel calcolo o nelle verifica delle strutture.
Bisogna precisare che fino al 2003, l'area del terremoto di questi giorni in Emilia non era stata classificata sismicamente, per cui la progettazione faceva riferimento alle norme precedenti. Moltissime delle costruzioni che sono crollate (vedi capannoni), costruite prima del 2003, pur essendo conformi, si sono rivelate non idonee, perchè dimensionate per un sisma di bassa intensità previsto dal vecchie norme.
Questa esperienza ci dimostra che TUTTO il TERRITORIO ITALIANO dev'essere considerato a pericolosità sismica alta o medio-alta.