domenica 28 novembre 2010

IL LUPO DELLA STEPPA

C’era una volta un tale di nome Harry, detto il ‘lupo della steppa’. Camminava con due gambe, portava abiti ed era un uomo, ma, a rigore, era un lupo. Aveva imparato parecchio di quel che possono imparare gli uomini dotati d’intelligenza, ed era uomo piuttosto savio. Ma una cosa non aveva imparato: a essere contento di sé e della sua vita. Non ci riusciva, era un uomo scontento. Ciò dipendeva probabilmente dal fatto che in fondo al cuore sapeva (o credeva di sapere) di non essere veramente un uomo, ma un lupo venuto dalla steppa, I saggi potranno discutere se sia stato veramente un lupo e una volta, forse prima della nascita, sia stato tramutato per incantesimo da lupo in uomo, oppure sia nato uomo ma con un’anima di lupo, o se magari questa persuasione, di essere veramente un lupo, sia stata una sua fissazione o malattia. Potrebbe darsi, per esempio, che costui sia stato nella fanciullezza stregato e indomabile e disordinato, e che i suoi educatori abbiano cercato di ammazzare la bestia che aveva dentro e proprio in questo modo abbiano suscitato in lui la fantasia e la credenza di essere effettivamente una bestia, con sopra soltanto una leggera crosta di educazione e di umanità. Su questo argomento si potrebbe discorrere a lungo e in modo divertente e scrivere magari dei libri; ma poco servirebbe al lupo della steppa, poi ché per lui era indifferente che il lupo fosse entrato in lui per magia o fosse soltanto una fantasia della mente, Quello che ne potevano pensare gli altri o anche lui stesso non aveva per lui alcun valore, non bastava a cavargli di dentro il lupo. Il lupo della steppa dunque aveva due nature, una umana e una lupina: Questa era la sua sorte e può ben darsi che questa sorte non sia poi nè speciale nè rara..
[Da "Il lupo della steppa" – Herman Hesse – Mondatori rist.2010] 




VIDEO: MASSIVE ATTAK - PSYCHE






Paradise Circus Lyrics

E 'un peccato che quando ci sentiamo un temporale
ci possiamo rotolare perche 'siamo a disagio 
oh dove diavolo ci fa peccato
ma ci piace quando siamo filatura in pugno.

L'amore è come un peccato il mio amore

Per chi si sente più
Guardatela con i suoi occhi come una fiamma
Lei ti amerà come una mosca che non sarà mai ti amo, di nuovo

E 'un peccato che quando ci sentiamo un temporale
ci possiamo rotolare quando siamo a disagio 
oh, va bene il diavolo ci fa peccato
ma ci piace quando siamo filatura in pugno.

L'amore è come un peccato il mio amore

Per chi si sente più
Guardarla con un sorriso come una fiamma
Lei ti amerà come una mosca che non sarà mai ti amo, di nuovo





VIDEO: MASSIVE ATTAK - PARADISE CIRCUS



VIDEO: STEPPENWOLF -THE PUSHER- da Easy Rider




VIDEO: JOHN LURIE AND LOUNGE LIZARD- BIG HEART



Sono tutti matti. Grande musica, forza espressiva e carica dirompente. Suggestivo e divertente.


IL PENSIERO DEL LUPO DELLA STEPPA SUL JAZZ:

“Mentre passavo davanti a un locale di danze, fui investito da una violenta musica jazz, rozza e calda come un vapore di carne messa a bollire. Mi fermai un istante: quella specie di musica, per quanto mi fosse abominevole, aveva sempre per me una segreta attrattiva. Il jazz mi era antipatico, ma lo preferivo di molto all’odierna musica accademica, e con la sua gaia rusticità colpiva anche i miei istinti, alitando un’ingenua e sincera sensualità. Mi fermai un istante annusando quella musica sbraitante e sanguinosa, fiutando l’atmosfera cattiva e libidinosa di quelle sale. Metà di quella musica, la metà lirica, era burrosa, troppo zuccherata e grondante di sentimentalità, l’altra metà era selvaggia, capricciosa e robusta, eppure le due parti si accordavano ingenuamente e pacificamente formando un intero. Era musica di decadenza: nella Roma degli ultimi Imperatori si deve aver suonato musica simile. S’intende che, confrontata con Bach e Mozart e con la musica vera, era una porcheria: ma porcheria è tutta la nostra arte, tutto il nostro pensiero, tutta la nostra cultura apparente, non appena la si confronti con la cultura vera. E quella musica aveva il pregio di una grande sincerità, il pregio di essere un’amabile e non mentita musica di negri, un capriccio lieto e infantile. Aveva un po’ del negro e un po’ dell’americano che a noi europei sembra così puerilmente fresco e ingenuo nella sua forza. Diventerà così anche l’Europa? Lo sta già diventando? Noi vecchi studiosi e ammiratori dell’Europa di una volta, della vera musica di una volta, della poesia vera di un tempo, siamo forse soltanto una piccola stupida minoranza di nevropaticicomplicati che domani saranno dimenticati e derisi? Quello che chiamiamo “cultura”, che chiamiamo spirito, anima, che diciamo bello, sacro, è forse soltanto un fantasma morto da gran tempo e considerato autentico e vivo soltanto da quel paio di pazzi che siamo noi? O non è stato forse mai una cosa autentica e viva? Quello che noi cerchiamo di raggiungere nella nostra pazzia è forse stato sempre un fantasma? (…..)
[Da : “Il Lupo della Steppa” di Herman Hesse - Mondatori rist. 2010 -


ASCOLTO RACCOMANDATO: " HARLEM NOCTURNE " by LOUNGE LIZARDS




VIDEO: MILES DAVIS - NEFERTITI -(Da "Nefertiti" )





sabato 27 novembre 2010

I BEI MANUFATTI RURALI

C'era un tempo in cui anche una colombaia o una porcilaia veniva costruita con cura. La regola dell'arte guidava la mano dell'uomo nella costruzione di qualsiasi manufatto.Competenza e diligenza. Non una pietra in più. Il superfluo era considerato inutile e dannoso. Ed il tempo era un amico comprensivo, non un sadico fustigatore.




                                                                                        foto by uforghettinable


Pat Meteney -    Nuovo Cinema   Paradiso




                                                                                                                         foto by uforghettinable


    


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MR  Hyde - Nowhere place



                                                                                        foto by uforghettinable


Bijork - Boho dance




sabato 20 novembre 2010

BREVI RACCONTI DAL PASSATO - EPISODIO VI

Quella sera suonò il campanello, andai ad aprire: era Mario. Si presentò con un borsone, la cassetta degli attrezzi da falegname, e 12 lt di Barbera + 4 lt di Nebbiolo + 2 lt di vino speciale della raccolta sua personale + 1 bottiglia da 1 lt di grappa ereditata dal nonno Alpino, da aprire nelle grandi occasioni. Nel borsone c’era  un pentolone con del sugo ai funghi porcini, tagliatelle fatte in casa, porcini con carne a pezzi. E, sontuosa conclusione, un altro pentolone con della “Bagna Cauda.” talmente “strong” da fare risvegliare tutti i gatti del cortile che, in un attimo, ci trovammo lì,  a gironzolare eccitati sotto il nostro balcone, a miagolare attirati dall’intenso odore di acciughe ed aglio. Quell’odore, se così si può definire, non avrebbe lasciato la casa almeno per una settimana..Tenace, come le impronte violacee del vino che lasciavano i  fondi dei bicchieri posati sui ripiani di legno di tavoli, sedie ed altro.
Festeggiammo il trasloco in quel nuovo alloggio di cui Mario era il proprietario. Trasloco forzato da un altro suo alloggio, con le pareti ormai riempite di murales che simulavano gli interni di una nave con tanto di oblò - vista sul mare-, ritratto del capitano etc. etc... Da lì Mario ci aveva letteralmente sbattuti fuori, approfittando di una nostra assenza per mettere tutto quello che era nostro dentro scatoloni e portarlo via…Lui aveva questo “simpatico” modo di fare.. Si giustificò dicendo:- Mio figlio si sposa, avevo bisogno dell’appartamento-.
Debbo dire comunque che, nel cambio, allo stesso prezzo, ci era andata bene: l’alloggio era grandissimo, c’era anche un grande soggiorno dove poter suonare. Mario mobiliere, ex partigiano, aveva suonato in giro (quando glielo consentivano..) per le balere del Piemonte e prediligeva  il repertorio classico fatto di Standards, Ballads, qualche tango, molta mazurca. Amava il modo di suonare il sax di Coleman Hawkins.
Dopo cena, ci spostammo in soggiorno, e lì Mario estrasse dalla cassetta degli attrezzi il suo Clarinetto, scelse un’ancia fra le numerose sparse tra chiodi e bulloni, la inserì nel bocchino, accordammo gli strumenti, per quel che fu possibile, e partì con  un disperato Saint Louis Blues..Io e Silvio lo seguimmo per tutta la notte con due chitarre, fin quando si esaurì, insieme al repertorio, tutto quello che aveva portato, compreso il vino della raccolta personale, che aveva una densità molto vicina a quella dello sciroppo e la grappa del nonno che uccise completamente le nostre ultime risorse mentali..     
Per casa gravitavano studenti, musicisti, insegnanti, pittori e qualche topo di notte. Dentro c’era una fitta nebbia.. Alcuni di loro si fermarono a dormire, altri andarono via forse in qualche locale a bere, forse a gironzolare senza meta nell’attesa di schiarirsi le idee. Arrivò con il giorno il sabato ed insieme, Fausto che era venuto per lavare la sua “Lambretta” e mangiare a sbafo. Faceva il postino, ma non ci ha mai portato una lettera, una cartolina, un vaglia postale. Aveva portato finalmente una bottiglia di vino che quella volta bevve tutto da solo.
[Mr Hyde’s distractions]

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VIDEO: COLEMAN HAWKINS - BODY AND SOUL




VIDEO: DAVID SYLVIAN - ORPHEUS 







VIDEO: MILES DAVIS &GIL EVANS WITH ORCHESTRA:  1) MY SHIP - 2)MILES AHEAD


lunedì 8 novembre 2010

BREVI RACCONTI DAL PASSATO - EPISODIO ZERO

E' in atto un brusco passo indietro della civiltà umana: stiamo precipitando indietro nel MEDIOEVO TECNOLOGICO. L' unico modo di sopravvivere a questo pericoloso ritorno al gusto dell' abbandono alle bestialità di ogni genere è quello di non fare finta di niente anche e sopratutto nelle stupidaggini..  Allora io ripeto e non mi stancherò mai di farlo: LA VIOLENZA E' STUPIDA E DISUMANA! Ripetetelo ai vostri figli e fateli crescere con questa forma mentis. Dai piccoli gesti nascono grandi cambiamenti..
[Mr. Hydes's thoughts]











VIDEO: BILL FRISELL - SHENANDOAH







VIDEO: PEARL JAM -ALIVE -




Figliolo, mi ha detto, ho una storiella per te
Quello che tu pensavi fosse tuo padre non era altro che un...
Mentre te ne stavi seduto a casa da solo all'età di 13 anni
Il tuo vero papà stava morendo
Mi dispiace che tu non l'abbia conosciuto, ma sono contenta che ne abbiam parlato

Io sono ancora vivo.
Io sono ancora vivo.
Io sono ancora vivo..



da "Alive - Pearl Jam"




VIDEO: KING CRIMSON - I TALK TO THE WIND- dall' album  "In the Court of Crimson King"
    







(.......)
"Io parlo al vento 
Le mie parole sono tutte portate via 
Io parlo al vento: 
Il vento non sente, 
Il vento non può sentire
.

 
Sono fuori,guardando dentro 
Che cosa fare, vedo 
Molta confusione 
Disillusione 
Tutto intorno a me.


Tu non mi possiedi, 
Non mi impressioni, 
Agiti solo la mia mente: 
Non puoi istruirmi o condurmi 
Usi solo il mio tempo.

 
Io parlo al vento 
Le mie parole sono tutte portate via 
Io parlo al vento 
Il vento non sente 
Il vento non può sentire. 



[by Peter Sinfield, Ian McDonald -King Crimson -]


40 anni, ma non li dimostra per freschezza ed attualità del testo...Composto e suonato nell' Empireo. Tra le mie canzoni preferite. 


VIDEO: MILES DAVIS AND JOHN COLTRANE - SO WHAT -LIVE-
Splendido Video b/w da non perdere.Da notare con quale diligenza e compostezza questi giganti si alternano agli assoli.Come bravi scolaretti alla recita di fine d'anno...





ASCOLTA: JOHN MAYER - STITCHED UP