martedì 1 febbraio 2011

DITEMI CHE E' SOLO UN INCUBO

SEGNALI  INQUIETANTI DI UN MONDO CHE STA CAMBIANDO IN PEGGIO



Ditemi che è solo un brutto film, un incubo...Avevo appena riavvolto il filo spinato nel mio blog e mi ritrovo queste immagini, dentro  un programma di merda che ne parla con frivolezza e leggerezza come si parlasse di arrotondare culi o gonfiare labbra (che comunque è un danno..)..L'artista, Dr. Gunther von Hagens, (sic) prende i cadaveri , li plasticizza, diventano statue e li espone. Alcuni li taglia a fettine sottili come una moneta (ottenendo una  tomografia reale) , li mette sotto vetro e li vende. E c'è chi compra. PLASTINAZIONE si chiama il supermoderno processo di mummificazione - costosissimo- Le mostre, pare siano piene di persone. Intervistati genitori felici che i figli abbiano potuto assistere a questo spettacolo rivoltante. Intervistata una "donatrice" (mi viene da spaccare il pc) che già dal 2004, quando ha assistito per la prima volta ad una mostra, si è prenotata per un trattamento simile.(Penso dopo la sua morte)."Ho appena donato il mio corpo" - dice in estasi.Ma non è la sola..Ci sono anche donatori involontari..Non oso pensare altro.
No, questa non è arte.Ditemi per favore cos'è...
I Tedeschi, popolo intelligente che si è stancato delle azioni di isolati folli sconsiderati, disapprovano  e condannano questa nuova forma espressiva. Altri, invece ne sono entusiasti..
Scusatemi, vado a vomitare nel cesso e poi andrò a dormire, se riesco a farlo..


Morti che non muoiono del tutto. Il corpo dell’uomo che perde significato, che viene sezionato come fosse materiale da costruzione,senza rispetto della sua dignità.
Penso che l’uomo debba nascere, crescere, morire e poi essere seppellito o cremato, per tornare a far parte della terra,dell’acqua, dell’aria, reinserirsi nel ciclo biologico e in un certo senso partecipare alla vita, anche in modo diverso..
Ma se prendi il corpo e lo fai diventare un manichino di plastica, interrompi questo ciclo e nessuno deve arrogarsi questo diritto..

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Ma si,.. in fondo si dice: "I cosi belli s'ana guardari - i cosi brutti s'ana 'mmucciari.."  


Cat Power - Were Wolf



FUMETTI DI CONSOLAZIONE:








5 commenti:

mark ha detto...

I piallatori di parquet l'ho visto ad Orsay...quella è arte, questa un esperimento alchemico mal riuscito.

mr.Hyde ha detto...

Sono d'accordo sulla definizione, purtroppo è anche altro..Provo una sensazione talmente negativa da non riuscire a parlarne con distacco emotivo.. L'Orsay è molto bello, ma mi ha colpito la dimensione umana dell'Orangerie. Grazie per avere lasciato un commento su questo argomento..

AS ha detto...

Purtroppo quando si parla di arte moderna è difficile scorgere un valido discrimen tra "arte" e "spazzatura"... in questo ambito credo che l'unico parametro di valutazione sia l'apprezzamento della gente e i soldi che quest'ultimo fa guadagnare... ergo: se piace è arte, altrimenti finisce nel dimenticatoio. E' difficile parlare di arte quando si guardano i moderni artisti (?) del concettuale, o magari i tagli di Fontana, o certe vaccate, passami il termine, che si vedono in Biennale... personalmente come forma d'arte non mi dice nulla, ma ci sono ben altre "opere" incomprensibili...

Ciao!

mr.Hyde ha detto...

Il discorso non mi convince del tutto.. Il tuo parere è che l’arte sia stata ridotta ad oggetto di consumo e quindi, come tale, avrebbe bisogno del consenso popolare, perché è questo a determinare guadagno.Un po’ come l’Audience determina la validità di un programma televisivo. Oggi un artista diventa famoso, prima ancora che si scopra che è un grande artista, o che lo sia davvero. Potenza dei Media. Si accorciano i tempi di accesso al grande pubblico e si fanno soldi subito. Al contrario di quello che successe a Van Gogh, che da vivo fece veramente la fame…
Penso però che l’arte sia anche espressione di sé stessi, non necessariamente comunicazione. Penso che molti artisti non si pongano il problema del consenso popolare o della comunicazione a tutti i costi..
E comunque, quello che non mi convince di questa, chiamiamola così, forma espressiva, è il tramite, cioè l’uso di cadaveri.
Morti che non muoiono del tutto. Il corpo dell’uomo che perde significato, che viene sezionato come fosse materiale da costruzione,senza rispetto della sua dignità.
Penso che l’uomo debba nascere, crescere, morire e poi essere seppellito o cremato, per tornare a far parte della terra,dell’acqua, dell’aria, reinserirsi nel ciclo biologico e in un certo senso partecipare alla vita, anche in modo diverso..
Ma se prendi il corpo e lo fai diventare un manichino di plastica, interrompi questo ciclo e nessuno deve arrogarsi questo diritto..
Grazie per l'intervento.

mr.Hyde ha detto...
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