SAVE THE CHILDREN - MARIELE'S PAGE N°4 -
Salviamo i bambini dalla povertà
Dati allarmanti quelli che emergono dal dossier curato da Save the Children, l’associazione no profit che si occupa di tutela dell’infanzia in tutto il mondo. Dal rapporto il “Paese di Pollicino” emerge che in Italia un minore su quattro è a rischio povertà estrema . Il 22,6% dei bambini vive in famiglie con un reddito troppo basso e pertanto incapaci di assicurare loro un sano e pieno sviluppo, fisico, psichico, intellettuale e sociale. La situazione si aggrava per i figli di madri single la cui percentuale a rischio sale al 28,5%, raggiungendo addirittura il 47,8% nel caso di giovani coppie under 35 con figli. La povertà minorile cresce all’aumentare del numero di figli. Dal 2006 l’incidenza della povertà è aumentata del 2,7% per le famiglie con un minore, del 3,2% per le famiglie con due minori e del 4% per le famiglie con tre o più minori. Ancora, i bambini di origine straniera e i nati nel Mezzogiorno hanno maggiori probabilità di crescere in famiglie povere.Il problema non è solo una conseguenza della crisi che ha peggiorato la situazione, ma deriva dalla scarsa portata ed efficacia, spesso proprio dall’assenza di validi e rilevanti provvedimenti a sostegno delle famiglie, di risorse e di servizi per l’infanzia. Il numero dei bambini a rischio è aumentato notevolmente negli ultimi anni, facendo registrare una differenza rispetto gli adulti di 8,2 punti percentuale, mentre l’intensità della povertà in termini generali è passata dal 28,1% al 35,1%. Non si tratta solo di reddito, ma anche di accesso all’istruzione e a servizi di qualità, elementi necessari a garantire una crescita serena. Il 18,6% dei minori in Italia soffre di deprivazioni materiali rispetto il 15,6% della popolazione totale e con un distacco del 2,5% rispetto alla media europea. Dati preoccupanti che non possono più essere ignorati se questo Paese vuole ancora un futuro.“Ricordiamoci dell’Infanzia” è la campagna promossa da Save the Children per tutto il mese di maggio. Nasce dalla necessità di far luce e di sensibilizzare il Governo prima di tutto, ma anche istituzioni, imprese, mondo dell’informazione, della cultura e singoli cittadini su un problema serio per cui occorre attuare subito politiche di sostegno, riforme efficaci e soluzioni concrete. Save the Children ha elaborato una serie di proposte concrete per la realizzazione di un Piano Nazionale di lotta alla povertà minorile. Attraverso la campagna è possibile aderire e sostenere il programma. Le misure, per citarne alcune, prevedono piani di sostegno al lavoro femminile che consentano di conciliare lavoro e famiglia, anche con l’istituzione di un fondo di garanzia per mamme lavoratrici; interventi a sostegno delle famiglie più povere, con l’introduzione di ulteriori sgravi fiscali per ogni figlio a carico; un piano di investimenti straordinari per asili nido e altri servizi destinati all’infanzia.Save the Children propone anche l’introduzione della “golden rule sull’infanzia” per definire i criteri in base ai quali detrarre dal calcolo del debito nazionale le spese destinate a infanzia e famiglia. “Se almeno una parte delle risorse recuperate nell’ambito delle misure varate dal Governo venisse destinata all’infanzia a rischio, si potrebbe nel giro di un anno dimezzare il numero delle famiglie con minori a carico che vivono in condizioni di povertà più gravi, facendo uscire dalla condizione di povertà assoluta più di 300 mila bambini”: lo sostiene Valerio Neri, direttore dell’associazione. Per aderire alla campagna è possibile sottoscrivere il manifesto e firmare la lettera al presidente Monti attraverso Facebook o collegandosi al sito www.ricordiamocidellinfanzia.it e partecipando all’evento conclusivo del prossimo 25 maggio a Roma. A piazza San Silvestro i bambini, aiutati da un artista di street art, potranno realizzare disegni sul tema ‘Il mondo che vorrei per me’.
mariele
1 commento:
..e nessuno li salvo'..
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