domenica 27 maggio 2012

ALL THAT (is) JAZZ - 6^ Puntata

THOSE FOGGY BASEMENTS


Dove sono andati a finire quei bei puzzolenti seminterrati, quelle cantine fumose  e buie, dove si ascoltava Jazz?.. quei locali dove si esibivano piccoli gruppi , a volte anche dilettanti che ti facevano ascoltare un sacco di buona musica? Dove si respirava a malapena perchè allora si poteva fumare nei luoghi pubblici? Oggi in molti abbiamo anche smesso di fumare..Esistono ancora locali come il Capolinea,  il Doctor Sax ai Murazzi o il Caffè Roberto?..Si, è vero ultimamente a Torino al Teatro Massimo si è svolta dal 27 aprile al 1° maggio un bella rassegna di film da Bird a All That Jazz al meraviglioso Round Midnight  al mitico Ascenseur pour l'echafaud..Tuttavia bisogna che il jazz sia suonato, ascoltato,  che esca dai musei e dai cinema e lo si veda in giro anche per le strade e nei locali.
...Che poi mi viene anche spontanea la domanda: ma si ascolta ancora questo genere? E' anacronistico, ostico, o semplicemente, 'out'? 



Per conto mio, nella rubrica 'All That (is) Jazz' (il titolo è ispirato al famoso film di Bob Fosse, tranne la 'is' fra parentesi) continuo a parlarne, a fare ascoltare qualche brano, a cercare di coinvolgere nuovi adepti, con risultati peraltro scarsini...Infatti, tranne la presenza di qualche amico che ogni tanto passa da queste parti, registro poche visulizzioni, poco interesse e mi ritrovo da solo a coltivare questa passione..

Debbo pero' segnalare  da oggi, con mio enorme piacere, la presenza di un nuovo blog, The foggy basement Il blog è condotto da Magar che si è lanciato in questa avventura con entusiasmo e con la sua solita competenza e puntigliosità. Chi conosce l'altro suo blog, La Scighera, sa di cosa parlo: piu' di un milione di visualizzazioni !
Per gli appassionati come me, si presenta la grossa opportunità di vedersi pubblicati track list e musicisti degli  LP in vinile o CD del periodo d'oro del Jazz. 'Non solo grandi nomi ma anche musicisti meno noti e vere proprie rarità..' assicura Magar. Si troveranno anche Films riferiti al Jazz e numerosi Video di Concerti. Insomma un vero e proprio godimento, non resta che andare a dare un'occhiata a questo fumoso, prezioso 'locale'.
Ciao, Magar!


                                         A FOGGY DAY - by WYNTON MARSALIS




8 commenti:

Anonimo ha detto...

Che dire mr.Hyde...
mi hai lasciato senza parole !
Grazie, davvero.
Spero di onorare al meglio tutto ciò che hai detto.
Sarà davvero un'entusiasmante avventura.

mr.Hyde ha detto...

Sono sicuro che sarà davvero entusiasmante ed estremamente interessante!
Seguiro' questa rubrica con molta attenzione!

Irriverent Escapade ha detto...

No no no , ascoltare il Jazz non e' out. Assolutamente! Diciamo che e' sempre piu' difficile trovare locali come era il mitico ( ormai) Capolinea...
Don't care, Mr Hyde: you're not alone :-)

mr.Hyde ha detto...

Oh, meno male che non sono solo..Si, certo, penso che il Capolinea sarà chiuso da secoli..Ad ogni modo qui c'è una nicchia tranquilla di jazz di ogni tipo..Ciao e grazie della solidarieta'!

Prince_Johnny ha detto...

Non ascolto molto jazz, ma ci sono dei momenti in cui mi lascio trasportare dalle sue atmosfere. Miles Davis è uno dei miei preferiti e basterebbero 3 dischi per capire quanto geniale sia stato: A Kind of Blue, Bitches Brew e Tutu.
Ma secondo me è la gente che è out, che non capisce un cazzo, che non ha più voglia di ascoltare, che non socializza più nulla, nemmeno emozioni, sentimenti, passioni. Siamo piatti ed è questa la nostra rovina... poi post come questi possono essere un sassolino gettato in un oceano, ma purtroppo per te (e per noi) i risultati saranno scarsi.

mr.Hyde ha detto...

Hai scelto tre dischi significativi che hanno significato tre svolte nella vita artistica di Miles: complimenti! Belli tutti..ma A Kind of Blues è piu' che un capolavoro..
Hai messo l'accento su un aspetto interessante: la musica come oggetto di consumo e la musica come aspetto socializzante.Il Jazz suonato nelle cantine, nei locali piccoli si configura perfettamente come 'socializzante' perchè non richiede attrezzature o effetti stratosferici. Il volume stesso, essendo prevalentemente 'acustico' ne consente un ascolto non stressante ma rilassato, che consente di scambiare qualche parola, commentare, senza alienarsi,entrare in confusione.
..e' che c'è troppo di tutto, perchè tutto dev'essere consumato subito e c'è anche l'ingerenza del mercato che canalizza e condiziona le preferenze dei consumatori a scapito della qualità del prodotto,e sopratutto della crescita del fruitore..
Ti ringrazio per la visita.Noi il jazz lo ascoltiamo e ne parliamo lo stesso e ..chissenefrega se siamo in pochi.Anzi, pensandoci bene è un vantaggio!

Prince_Johnny ha detto...

quando gli altri sentiranno l'esigenza di condividere tu sarai considerato precursore...

mr.Hyde ha detto...

Secondo me è la condivisione che da' risonanza al proprio pensiero..Il vantaggio della rete sta proprio nella possibilità di poter far fare il giro mondo in poco tempo alle proprie idee e quelle che riteniamo valide, per cui bisogna sfruttarla, questa opportunità!